Ocouf era un drago buonissimo: non abbrustoliva mai nessuno!
Beh, quasi mai…
Un bel giorno, passeggiando nel bosco s’imbatté in una
bambina abbandonata e, non sapendo cosa fare, la portò da suo cugino, lo stregone
Oiggas.
Ora non chiedetemi come fa uno stregone ad essere il cugino
di un drago…
Conoscete uno stregone e un drago? Ah, sì? Allora
chiedeteglielo e poi fatemelo sapere.
Torniamo al nostro drago. Portò la bambina da Oiggas e poi
partì. Doveva raggiungere l’altissimo monte Odderf:
era stato convocato dal gran drago Eroiggam.
Ogni cento anni, infatti, tutti i draghi dell’universo si riunivano sui nevai
perenni del monte Odderf per
condividere le conoscenze acquisite.
Riuscite ad immaginare trecento draghi sulle nevi del monte
Odderf? Un vero spettacolo!
Passarono gli anni e la bambina crebbe con lo stregone che
l’accolse nell’Attorg Adnoforp e
l’amò come una figlia. Le insegnò tutti i suoi incantesimi e le svelò quasi
tutti i suoi segreti.
Eh, sì, ho detto “quasi” perché lo stregone non le aveva
insegnato a vedere con l’erouc perché
alla bambina non era stata rubata la vista.
Nel momento in cui era sceso dal monte Odderf, Ocouf era
molto infreddolito, così decise di tornare subito a casa. Il tempo era volato…eppure
erano passati 20 anni! Ocouf era molto felice perché aveva acquisito una
capacità magnifica: usando il solo occhio sinistro per guardare un altro essere
vivente poteva leggerne i pensieri più profondi.
Questa sì che era una notizia per il cugino Oiggas!
Quando Ocouf giunse all’Attorg
Adnoforp Eledurc era cresciuta ed
era abile quasi quanto suo cugino.
Lo stregone non era in casa, ma stava per tornare.
Il drago approfittò dell’attesa per scrutare i pensieri
della ragazza e quello che vide non gli piacque affatto! Vide che Eledurc
concepiva pensieri molto cattivi. Non provava nessun affetto per il povero
Oiggas. Il suo scopo era quello di diventare la strega più potente di tutte e
il progetto prevedeva l’assassinio di Oiggas quando sarebbe arrivato il
momento.
Ocouf fece finta di niente e attese l’arrivo del cugino.
Allorché arrivò lo stregone, Eledurc finse di lasciarli da
soli, si nascose e ascoltò tutto quello che il drago raccontò ad Oiggas.
Quando lo stregone venne a sapere della nuova abilità del
cugino, il suo cuore si riempì di gioia, ma quando scoprì la cattiveria di
Eledurc un gran dolore gli avvolse la mente e gli occhi si riempirono di
lacrime che scendendo sul viso e cadendo sul cuore lo gelarono!
Il povero drago non sapeva che fare e pensò bene di
indirizzare il suo alito infuocato sul ghiaccio che imprigionava il cugino,
quando Eledurc, approfittando della situazione, immobilizzò Ocouf con un
potente incantesimo, gli cavò l’occhio sinistro e poi fuggì!
Il sangue del drago era bollente e cadendo sul ghiaccio che
bloccava Oiggas lo sciolse.
Lo stregone, riavutosi, liberò suo cugino dall’incantesimo e
curò la sua ferita. Ancora oggi il drago Ocouf va in giro con una benda sulla
ferita provocata da Eledurc.
Dove scappò la strega? Chi era veramente Eledurc?
Questo lo racconterò la prossima volta…