Tanti anni fa in un paese
molto lontano il popolo sceglieva il proprio re.
Una mattina, al suo risveglio,
il popolo trovò sul trono un re che non aveva scelto.
Dato che il precedente re si
comportava come il buffone di corte, i sudditi furono contenti di avere un re
che sembrava una persona seria. Eh, sì!
Tutti felici ascoltarono le
belle parole del nuovo re e nessuno chiese: – Chi l’ha scelto?
Parlava tanto bene lui! I re
dei paesi vicini dissero: – Finalmente un re affidabile! Un persona seria!
Un bel giorno, però, i
bambini andarono a scuola e non la trovarono più. Gli uomini andarono a lavoro
e non c’era più niente. Le donne andarono al mercato e il mercato non c’era.
Gli anziani andarono al parco ed era sparito anche quello!
Tutti tornarono a casa e ne
trovarono solo una metà. Si sedettero su metà divano e accesero il televisore
(un marchingegno stranissimo che ripeteva le parole del re e dei suoi
consiglieri).
Sul primo canale c’era un
consigliere che litigava con un altro consigliere che litigava con un altro
consigliere che litigava con un altro consigliere. I sudditi, storditi da tutte
quelle parole, cambiarono canale.
Sul secondo canale c’era un consigliere
che fingeva di essere cattivo, arrivavano le guardie del re e fingevano di
arrestarlo.
– Com’è giusto il nostro re!
– dicevano i sudditi.
Sul terzo canale c’era il re
in persona.
– Che persona per bene! – diceva
il popolo.
Alla fine andarono a dormire
e tutti fecero dei sogni a metà.
La mattina successiva si
svegliarono, fecero colazione con mezzo cappuccino e mezzo cornetto e uscirono
dalla mezza casa. Nessuno sapeva cosa fare.
Le donne si riunirono e
dissero:
– Andiamo dal nostro saggio
re! Lui saprà guidarci!
Si misero in cammino, ma
all’improvviso arrivarono le guardie del re, le bastonarono e le trascinarono
in prigione. Al telegiornale raccontarono che delle pericolose criminali
avevano attentato alla vita del re.
Tutti quelli seduti sul mezzo
divano dissero:
– Che vergogna! In che mondo
viviamo? – E fecero un applauso alle guardie del re.
Alla fine andarono a dormire
e tutti fecero dei sogni a metà.
La mattina successiva si
svegliarono, fecero colazione con mezzo cappuccino e mezzo cornetto e uscirono
dalla mezza casa. Nessuno sapeva cosa fare.
Gli uomini si riunirono e
dissero:
– Andiamo dal nostro assennato
re! Lui saprà aiutarci!
Si misero in cammino, ma
all’improvviso arrivarono le guardie del re, li bastonarono e li portarono in
prigione. Al telegiornale raccontarono che dei pericolosi delinquenti avevano
attentato alla vita del re.
Tutti quelli seduti sul mezzo
divano dissero:
– Bravi! Questi delinquenti
vanno arrestati! – E fecero un applauso alle guardie del re.
Alla fine andarono a dormire
e tutti fecero dei sogni a metà.
La mattina successiva si
svegliarono, fecero colazione con mezzo cappuccino e mezzo cornetto e uscirono
dalla mezza casa. Nessuno sapeva cosa fare.
Gli anziani si riunirono e
dissero:
– Andiamo dal nostro cauto
re! Lui saprà darci una mano!
Si misero in cammino, ma
all’improvviso arrivarono le guardie del re, li bastonarono e li portarono in
prigione. Al telegiornale raccontarono che dei pericolosi terroristi avevano
attentato alla vita del re.
A casa c’erano solo i bambini
che, stanchi di fare sogni a metà, afferrarono i televisori e li buttarono
dalla finestra (i bambini sono intelligenti, si sa). Per le strade c’erano solo
le guardie del re e tutte furono schiacciate dai pesanti televisori.
In tutta fretta poi i bambini
corsero verso le prigioni e liberarono i reclusi. Un bimbo si fece avanti e
disse:
– Mamma, papà! Il nonno è un terrorista?
– No, mio caro! – dissero i
genitori.
– Nonno! Mamma e papà sono
delinquenti?
– No, tesoro! – disse il
nonno.
– Allora perché avete lodato il
re e le sue guardie? Perché non avete buttato via il televisore che trasmetteva
soltanto sciocchezze e vi metteva l’uno contro l’altro?
Nessuno seppe rispondere.
Di comune accordo andarono
tutti al palazzo del re e lo cacciarono via: senza guardie e senza televisori
non aveva più potere! Si ripresero le mezze case, la scuola, la fabbrica, il
mercato, il parco e…anche il mezzo cappuccino!
Nessun commento:
Posta un commento